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Strumenti di lavoro

Digital Workplace: scegliere i giusti strumenti di lavoro per evitare che l’abbondanza sia un problema

Oggi sentiamo spesso parlare di Digital Workplace, ovvero gli ecosistemi virtuali dove tecnologia e persone si “incontrano” per svolgere la propria attività lavorativa.

Gli strumenti per l’ambiente di lavoro digitale non sono costituiti da unità singole, ma spaziano tra portali, piattaforme di chat, strumenti  di collaborazione e condivisione della documentazione, applicazioni business specifiche del dominio, posta elettronica, monitoraggio del lavoro e gestione delle attività. Pensiamo a strumenti come Teams di Microsoft che permettono una serie di attività di collaborazione infinite.

E’ molto importante quindi per le aziende scegliere gli strumenti giusti, nel numero più limitato possibile e ad impatto altamente costruttivo.

Il NNGroup ha svolto una serie di interviste in 15 aziende differenti in merito al comportamento dei dipendenti verso gli strumenti di lavoro. Quello che emerge è interessante e potenzialmente corrisponde al vissuto di ognuno di noi nella propria carriera lavorativa:

  • un eccesso di strumenti digitali pone un carico cognitivo sui dipendenti, poiché le persone impiegano tempo per fermarsi e pensare a dove trovare ogni tool. In molti casi, i dipendenti si affidano alla Intranet come punto di lancio, ma non tutti sono necessariamente collegati ai portali;
  • ricordare nome utente e password per molti strumenti diversi è macchinoso e può comportare rischi per la sicurezza. Questo è un aspetto piuttosto pesante che viene vissuto da chi ha da gestire troppi account che spesso bloccano l’operatività in caso di smarrimento;
  • avere troppi strumenti porta ad una diminuzione della produttività e induce stress. Inoltre il sovraccarico degli strumenti riporta gli utenti a metodi meno efficienti e analogici per gestire il proprio lavoro;
  • disparità di accessi: tutte le parti coinvolte dovrebbero avere accessi adeguati: alcuni utenti si ritrovano a dover fare estrazioni di informazioni da strumenti di collaborazione per poi doverli riformattare per renderli disponibili a colleghi diversi, inutile evidenziare l’assurdità della cosa.

Vedendo quindi lo stato di frustrazione nel quale versano molti di noi, si rendono necessarie una serie di attenzioni per scegliere ed impostare gli strumenti giusti. Oltre alle problematiche tecnologiche, vanno fatti ragionamenti che mirano a mitigare i problemi sopra rilevati.

Ecco  una serie di consigli condivisi dallo stesso studio Nielsen:

  • prima di scegliere qualunque strumento fai una ricerca interna accurata: bisogna pesarne la reale necessità e verificare che internamente non ci siano strumenti simili dei quali si vuole dismettere l’uso;
  • rendi gli strumenti fruibili da tutti se sono generalisti e che siano nominati in modo chiaro e riconoscibile;
  • comunica come funzionano tutti i tools, come sono organizzati e forma adeguatamente le persone che devono utilizzarli. Si possono erogare pillole formative come quelle che noi proponiamo sugli strumenti di Office 365;
  • aggiungi un gestore di password ufficiale al tuo set di strumenti digitali per mantenere protetti i dati dei dipendenti e dell’azienda. Quando si tratta di strumenti digitali sul posto di lavoro quindi less is more: questi strumenti hanno un impatto sulla customer experience e bisogna ridurre al minimo le perdite di tempo. Se un nuovo tool può consentire ai dipendenti di velocizzare una attività ma magari si fa più fatica ad accedervi, probabilmente non ha senso introdurlo.

La curva cognitiva non deve essere stressata troppo ed anche questo è un elemento di riflessione. Imparare sempre l’uso di strumenti nuovi non è banale nonostante oggi gli studi sulla usabilità ci garantisco tool sempre più semplici da usare.

Inoltre i nuovi strumenti vanno giustificati, compresi e digeriti dagli utenti, non possiamo aspettarci una adozione entusiastica e spontanea per ogni cosa e con troppa frequenza.

La fase di engagement ed adoption rimane cruciale in un processo di questo tipo, sia nel caso di sostituzione di uno strumento, sia in quella di introduzione di uno nuovo che assolve a processi non gestiti in maniera informatizzata. Ma questo non ci assolve da fare scelte mirate e minimali.

Attenzione all’entusiasmo “tecnologico”: l’utente è sempre al primo posto, non è felice di cambiare sempre, (almeno non tutti), non è contento di abbandonare qualcosa che magari prima conosceva bene, spesso non conosce le ragioni che spingono ad un cambiamento e spera di essere agevolato nella sua quotidianità invece che ostacolato. Non sarà certo contento di dover accedere a 15 strumenti diversi per la propria operatività quotidiana, figuriamoci se poi dovesse inserire 15 password. Magari sono state scelte le 15 applicazioni migliori, ma il percepito a questo punto è un altro.

Se ad esempio per un Digital Workplace viene usato come portale di riferimento Microsoft SharePoint, sarà chiaramente più facile introdurre strumenti che non necessitano di molteplici login o di logiche di usabilità differenti visto che tutti sono stati progettati in maniera analoga.

Spesso si imputano le motivazioni più svariate al non utilizzo di un applicativo, ma quasi mai nella mia esperienza ho sentito qualcuno giustificare la mancata adozione di uno strumento a causa della sovra abbondanza.

Sicuramente è un aspetto che non va trascurato ed è al pari ad avere un tool usabile: l’implementazione di Digital Workplace magari con applicativi non interamente integrati alla piattaforma Microsoft 365 fa risaltare ancora di più questo concetto e l’utente a volte si trova davanti schermate scoraggianti piene di accessi ad applicativi di ogni genere.

Purtroppo non siamo bambini davanti ad una vetrina di dolci, ma persone sempre in urgenza con un lavoro da compiere nel più breve tempo possibile.

Per evitare che si creino i problemi sopra evidenziati, ricordiamoci sempre che una corretta progettazione è alla base di tutto: gli strumenti da utilizzare nel Digital Workplace possono essere analizzati grazie ad una buona consulenza sugli obiettivi di progetto e per noi questo è un assunto fondamentale del nostro lavoro.

Può sembrare che le persone interne alle aziende siano le più adatte a fare una analisi di questo tipo ma non c’è nulla di più sbagliato perché queste stesse persone non possono valutare con oggettività il superfluo, ci sono troppe dinamiche interne che offuscano la visione.

Come prima citato, anche il percorso di Change Management e Adoption risulta funzionale sull’analisi ed il processo di adozione degli strumenti.
L’ assessment, l’analisi dei requisiti e la definizione della roadmap di adozione in ottica strumenti Microsoft 365, traguardano anche l’obiettivo di ridurre al minimo gli strumenti di lavoro.

Quindi niente paura, i tools, se governati adeguatamente, sono sempre i nostri alleati nella operatività.

 

Fonti e approfondimenti:

https://www.nngroup.com/articles/digital-workplace-tools/

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Modern Workplace Consultant

Come registrare una riunione

Collaborazione Avanzata con Microsoft Teams

Videopillola: Come registrare una riunione su Teams

In questa video pillola vedremo come registrare una riunione su Teams: la riunione verrà salvata sul cloud in Microsoft Stream con la possibilità di aggiungere sottotitoli e condividerla con la tua organizzazione.

Ecco gli argomenti di cui parliamo:

  • Registrare una riunione
  • Disponibilità della registrazione
  • Condividere una registrazione
  • Gestire i sottotitoli


 

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Guarda tutte le videopillole di Teams:

 

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Microsoft WhiteBoard uno strumento dove i team possono collaborare e condividere idee e appunti

Oggi parlerò di un argomento che esula dai miei soliti discorsi tecnici.

Essendo un amante degli appunti cartacei, soprattutto durante le riunioni, vi segnalo questa simpatica ed utile nuova funzionalità inserita all’interno dell’ambiente di Microsoft Teams.

Microsoft whiteboard

Si chiama Microsoft WhiteBoard e permette di conciliare la necessità di prendere appunti (tipici dell’approccio carte e penna) con funzionalità più digitali come salvare screenshot etc. Il tutto facilmente condiviso all’interno di una riunione Teams con la possibilità per tutti i partecipanti di collaborare alla creazione degli ‘appunti’.

Altro innegabile vantaggio (oltre al risparmio ambientale di fogli di carta) è la possibilità di reperire facilmente gli appunti presi senza doversi preoccupare di dover rintracciare il foglio svolazzante per la scrivania.

Come tutti i prodotti integrati in Teams, la funzionalità è in continua evoluzione e miglioramento. A questo indirizzo è possibile verificare lo stato di avanzamento degli aggiornamenti:

https://www.microsoft.com/en-us/microsoft-365/roadmap?filters=&searchterms=whiteboard

 

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Solution Architect

 

Avviareuna riunione immediata con Teams

Collaborazione Avanzata con Microsoft Teams

Videopillola: Avviare una riunione immediata con Teams

In questa video pillola vedremo come avviare una riunione immediata con Teams, con utenti interni o esterni alla tua organizzazione, per gestire al meglio i vostri incontri in tempo reale.

Ecco gli argomenti di cui parliamo:

  • Da Calendario
  • Da un Canale


 

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Videopillola Microsoft Teams: pianificare una riunione

Collaborazione Avanzata con Microsoft Teams

Videopillola: Pianificare una riunione con Teams

In questa video pillola vedremo come pianificare e organizzare le tue riunioni, direttamente dall’applicazione nella sezione Calendario o da Outlook. Con l’assistente della pianificazione in Outlook  puoi monitorare gli appuntamenti del tuo teams e le loro disponibilità, così puoi organizzare la riunione al momento giusto con un click.

Ecco gli argomenti di cui parliamo:

  • Riunione da Outlook
  • Riunione direttamente su Teams


 

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Modern Workplace Consultant

Quale modello scegliere per la propria organizzazione

Il contenuto è l’elemento fondamentale della intranet: i dipendenti accedono allo strumento principalmente per poterne usufruire.
Ma chi ne detiene la gestione?
Nel caso delle intranet spesso non esiste un owner unico, ma ve ne sono di interfunzionali… pensiamo a contenuti legati alle risorse umane piuttosto che quelli di natura tecnica o legislativa.

Ogni volta che si inizia un progetto di tale portata, il primo dubbio che assale il cliente è proprio questo, saremo in grado di alimentare la intranet? Avremo il tempo di aggiornate le comunicazioni?
Sarà possibile avere sempre informazioni ”fresche” per rendere interessante la nostra intranet?
Quante persone mediamente vengono coinvolte a livello redazionale?
Quante ore di impegno dobbiamo prevedere? Come possiamo gestire i flussi di aggiornamento?

Insomma la tematica non è banale e costituisce spesso una problematica da non sottovalutare.
La prima cosa da fare quando questi dubbi attanagliano i nostri interlocutori è questa, ovvero definire un modello di gestione contenuti.
Grazie ad esso si possono esplicitare ruoli, responsabilità, linee guida e processi afferenti al processo di redazione e pubblicazione. Inoltre si può condividere un piano redazionale che garantisca un aggiornamento costante e puntuale.

Ma quanti modelli di gestione contenuti esistono?
Come egregiamente spiegato dal NNgroup*, esistono tre modelli di gestione:

  • Centralizzato
  • Distribuito
  • Ibrido

Quale è il più efficace per la nostra intranet?

La scelta del giusto modello di gestione dei contenuti e organizzazione dipende da una varietà di fattori, tra cui le dimensioni della azienda, gli obiettivi della intranet (serve per connettere i dipendenti in uffici distribuiti o è pensata per supportare la produttività, vantaggi e notizie aziendali?) e la capacità del team proprietario dell’intranet.
Comprendere ciò che è necessario per il successo di ciascun modello può aiutare le organizzazioni a scegliere il giusto piano di gestione dei contenuti per il miglioramento dell’intranet e, in definitiva, dell’esperienza dei dipendenti.

Vediamo brevemente come sono caratterizzati i diversi modelli ed i loro vantaggi

Modello Centralizzato

In un modello di gestione contenuti centralizzato, un singolo team (o un numero molto limitato di team) è abilitato alla produzione, gestione e pubblicazione di contenuti sull’Intranet. Questo team centrale è spesso un team di comunicazioni interne o un team dedicato.
In un modello centralizzato, chiunque desideri pubblicare contenuti intranet, sia nella homepage che nella pagina di un reparto o team specifico, deve inviare una richiesta al team centrale.

Vantaggi

  • Tutti i contenuti hanno uno stile di comunicazione uniforme e il team, avendo visione globale della intranet, può proporzionare bene i pesi degli argomenti
  • Nessun contenuto indesiderato può essere pubblicato
  • La formazione sullo strumento di aggiornamento e pubblicazione è necessaria solo per un numero esiguo di persone

Svantaggi

  • Il team centrale deve essere quasi totalmente dedicato a queste attività
  • Il flusso di creazione di un contenuto si allunga dovendo passare da un numero esiguo di persone

Modello Distribuito

In questo modello la proprietà dei contenuti viene distribuita in tutta l’organizzazione. Spesso, un team centrale abilita solo “utenti” sul sistema di gestione dei contenuti e fornisce la formazione iniziale sullo strumento.
In questo modello i membri del team centrale possono essere delegati al solo controllo dei contenuti cross ( ad esempio news che provengono da diversi uffici) e possono dettare delle linee guida

Vantaggi

  • Aumenta il senso di coinvolgimento ed appartenenza visto che diversi utenti sono incaricati sul tema
  • Il flusso di creazione è più rapido visto che il team è allargato

Svantaggi

  • Viene richiesta una formazione più estesa al team: molti più utenti devono imparare ad usare la piattaforma di aggiornamento
  • Si rende necessario verificare l’uniformità dei contenuti sia a livello di volumi che a livello stilistico
  • La quantità prevale spesso sulla qualità

Modello Ibrido

In un modello ibrido, alcuni contenuti sono di proprietà di un team centrale, mentre altri sono distribuiti.
Al team centrale solitamente vengono delegate la home page, la gestione del menu e delle pagine di primo livello, le altre sezioni sono a carico del team distribuito.
Questo modello costituisce un buon equilibrio di libertà di creazione, coinvolgimento e qualità.

Vantaggi 

  • Controllo ponderato dei contenuti
  • Livello adeguato di fluidità del processo di pubblicazione

Svantaggi

  • E’ richiesta comunque una formazione estesa sullo strumento
  • E’ necessario un audit costante per garantire uniformità nella comunicazione

Quale che sia la scelta del modello, è comunque fondamentale quando si parla di contenuti sulle intranet tenere a mente questi aspetti:

  • Deve esserci una vision ed un team preposto a verificare la corrispondenza con questa vision
  • Non dimenticare mai di formare adeguatamente i team sia a livello tecnico che a livello “linguistico/comunicativo”
  • Il modello di governance deve essere conosciuto da tutti ed essere rispettato

Buon lavoro!

* Fonti: https://www.nngroup.com/articles/intranet-content-management/

 

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Gestire il team come proprietario

Collaborazione Avanzata con Microsoft Teams

Videopillola: Gestire il team come Proprietario

In questa video pillola vedremo la gestione dei team come proprietario, scegliere le impostazioni e le caratteristiche di team e canali, definire le autorizzazioni per i membri e ospiti. Organizzare lo spazio di lavoro perché sia collaborativo e strutturato e aiutare le persone del team a lavorare meglio insieme.

Ecco gli argomenti di cui parliamo:

  • Aggiungere/Rimuovere Membri
  • Aggiungere Proprietari
  • Gestire i Canali
  • Modificare le impostazioni del Team
  • Archiviare Team

 

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Pianificare e gestire le attività del team

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Videopillola: pianificare e gestire le attività del team

Oggi vedremo come il Team Manager può gestire e organizzare al meglio il proprio team di lavoro: aggiungere e rimuovere i vari membri, pianificare e distribuire le attività, adattandole alle esigenze del momento, visualizzare grafici per monitorare l’avanzamento dei lavori.

Ecco gli argomenti di cui parliamo:

  • Creare un piano Planner
  • Creare i contenitori
  • Aggiungere e assegnare attività
  • Grafici
  • Calendario

 

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Videopillole MIcrosoft Teams: collaborare su Teams

Collaborazione Avanzata con Microsoft Teams

Videopillola: collaborare su Teams

In questa video pillola vedremo come poter collaborare al meglio con il nostro team, come tenere aggiornato ogni membro e come mettere in evidenza i messaggi più strategici e ricordare le cose più importanti, o salvare un tread per tenerlo sempre sotto controllo.

Ecco gli argomenti di cui parliamo:

  • Collaborare/menzionare
  • Cronologia
  • Messaggi salvati

 

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Videopillole Microsoft Teams: come utilizzare la casella ricerca

Collaborazione Avanzata con Microsoft Teams

Videopillola: come utilizzare la casella di ricerca

In questa video pillola vedremo come poter utilizzare la banda di ricerca o banda dei comandi all’interno di Teams. Questo ci permetterà, oltre che ad effettuare le ricerche del caso, anche di usare delle specifiche azioni: come mandare un messaggio, senza interrompere il lavoro che stiamo svolgendo.

Ecco gli argomenti di cui parliamo:

    • Creare messaggi, aggiungere persone o file
    • Messaggi salvati
    • Effettuare una chiamata
    • Mandare un messaggio veloce

 

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